venerdì 13 luglio 2012

AN AMERICAN PRAYER (1978) un album dei DOORS


Registrato sette anni dopo la morte di James Douglas Morrison, questo album dimenticato dal pubblico e snobbato dalla critica, è forse il simposio più passionale e allucinato del defunto cantante-poeta ed i suoi riconoscenti membri dei Doors.

Accompagnato dalle musiche, spesso echeggianti di pezzi precedenti del gruppo, la voce di Morrison si sente, più profonda e viva che mai, attraverso le registrazioni di sue poesie: questo album ipnotizza sin dai primi versi, malinconici e sensuali:

"Svegliati.
Scuoti via i sogni dai tuoi capelli,
mia dolce bambina,
la mia più cara-
scegli il giorno
e scegli il segno del giorno
e di quel giorno la dività-"

Un album che nei suoi versi elogia l'arte, teme e sfida la morte: che fosse questo ultimo, postumo e criticato album il vero cuore e obbiettivo dei Doors, lontanti dalle richieste di mercato ed i bisogni commerciali, che fosse proprio questo il fantasma più aggressivo, la musicale poesie di Jim, che si dimena infinita dopo la sua oscura morte, come la coda di una lucerta, anche se staccata dal corpo morto, ancora si scuote, affascina, vive.

I AM THE LIZARD KIND

-gridava nei suoi sogni dionisiaci-

I CAN DO ANYTHING!

-e così è.



                 JM Sz


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